Perché ci scelgono

I NOSTRI PRINCIPI FONDAMENTALI

  • il principio di “giustizia sociale”, enunciato nell’articolo 3 della Costituzione, là dove si ritiene compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. La letteratura scientifica riporta che lo sviluppo pieno della persona umana è un processo continuo, non circoscrivibile in una classe di età particolare poiché si estende in tutto l’arco delta vita;

  • il principio di solidarietà, enunciato nell’articolo 2 della Costituzione, là dove si ritiene compito della Repubblica riconoscere e garantire i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiedere l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. A queste espressioni di solidarietà inderogabili vanno affiancate quelle proprie della libera partecipazione del cittadino al buon funzionamento della società e alla realizzazione del bene comune, pure finalizzate alla garanzia della effettiva realizzazione dei diritti della persona;

  • il principio di salute, enunciato nell’articolo 32 della Costituzione, là dove si ritiene compito della Repubblica tutelare la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantire cure gratuite agli indigenti. Va inoltre ricordato che, al concetto di salute affermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella dichiarazione di Alma Ata (1978) come equilibrio fisico, psichico e sociale, si è affiancato il concetto di promozione della salute della dichiarazione di Ottawa (1986).

DIRITTI E DOVERI

La persona anziana è al centro di diritti e di doveri. Non vi è dunque contraddizione tra asserire che la persona gode, per tutto l’arco della sua vita, di tutti i diritti riconosciuti ai cittadini dal nostro ordinamento giuridico e adottare una carta dei diritti specifica per i più anziani: essa deve favorire l’azione di educazione al riconoscimento ed al rispetto di tali diritti insieme con lo sviluppo delle politiche sociali.

L'anziano ha il diritto di:

  • Sviluppare e conservare la propria individualità e libertà.

  • Conservare e veder rispettate, in osservanza dei principi costituzionali, le proprie credenze, opinioni e sentimenti.

  • Conservare le proprie modalità di condotta sociale, se non lesive dei diritti altrui, anche quando esse dovessero apparire in contrasto con i comportamenti dominanti nel suo ambiente di appartenenza.

  • Conservare la libertà di scegliere dove vivere.

  • Essere accudita e curata nell'ambiente che meglio garantisce il recupero della funzione lesa.

  • Vivere con chi desidera.

  • Avere una vita di relazione.

  • Essere messa in condizione di esprimere le proprie attitudini personali, la propria originalità e creatività.

  • Essere salvaguardata da ogni forma di violenza fisica e/o morale.

  • Essere messa in condizione di godere e di conservare la propria dignità e il proprio valore, anche in casi di perdita parziale o totale della propria autonomia ed autosufficienza.

 

Abbiamo il dovere di:

  • Rispettare l’individualità di ogni persona anziana, riconoscendone i bisogni e realizzando gli interventi ad essi adeguati, con riferimento a tutti i parametri della sua qualità di vita e non in funzione esclusivamente della sua età anagrafica.

  • Rispettare credenze, opinioni e sentimenti delle persone anziane, anche quando essi dovessero apparire anacronistici o in contrasto con la cultura dominante, impegnandosi a coglierne il Significato nel corso della storia della popolazione.

  • Rispettare le modalità di condotta della persona anziana, compatibili con le regole della convivenza sociale, evitando di “correggerle”, e di “deriderle”, senza per questo venire meno all’obbligo di aiuto per la sua migliore integrazione nella vita della comunità.

  • Rispettare la libera scelta della persona anziana di continuare a vivere nel proprio domicilio, garantendo il sostegno necessario, nonché, in caso di assoluta impossibilità, le condizioni di Accoglienza che permettano di conservare alcuni aspetti dell’ambiente di vita abbandonato.

  • Accudire e curare l’anziano fin dove è possibile a domicilio, se questo è l’ambiente che meglio stimola il recupero o il mantenimento della funzione lesa, fornendo ogni prestazione sanitaria e sociale ritenuta praticabile ed opportuna. Resta comunque garantito all’anziano malato il diritto al ricovero in struttura ospedaliera o riabilitativa per tutto il periodo necessario per la cura e la riabilitazione.

  • Favorire, per quanto possibile la convivenza della persona anziana con i familiari, sostenendo opportunamente questi ultimi e stimolando ogni possibilità di integrazione.

  • Evitare nei confronti dell’anziano ogni forma di ghettizzazione che gli impedisca di interagire liberamente con tutte le fasce di età presenti nella popolazione.

  • Fornire ad ogni persona di età avanzata la possibilità di conservare e realizzare le proprie attitudini personali, di esprimere la propria emotività e di percepire il proprio valore, anche se soltanto di carattere affettivo.

  • Contrastare, in ogni ambito della società, ogni forma di sopraffazione e prevaricazione a danno degli anziani. Operare perché, anche nelle situazioni più compromesse e terminali, siano supportate le capacità residue di ogni persona, realizzando un clima di accettazione, di condivisione e di solidarietà che garantisca il pieno rispetto della dignità umana.

 

VALUTAZIONE DELLA SODDISFAZIONE DI OSPITI E FAMILIARI

Il livello di soddisfazione degli utenti è una risorsa importante per l’organizzazione dei servizi in risposta ai bisogni e ai desideri dell’Ospite e dei suoi familiari.

Per questo nella struttura è attivo il “Sistema di valutazione della soddisfazione di Ospiti e familiari” attraverso il quale, in maniera sistematica e periodica (in genere a cadenza  emestrale), viene rilevata attraverso apposita modulistica la qualità percepita nella fruizione dei servizi. 

La modulistica che può essere compilata anche in forma anonima, viene distribuita agli Ospiti e ai loro familiari che danno il loro giudizio su: aspetti alberghieri (vitto, alloggio, igiene degli ambienti); aspetti relazionali; professionalità degli operatori; aspetti organizzativi.

La Direzione utilizza i dati raccolti per capire i percorsi di miglioramento della qualità per poi impegnarsi a mettere in campo apposite iniziative e/o progetti in tal senso. La Direzione della Cooperativa rimane il riferimento anche per quanto riguarda la segnalazione di disservizi o di qualunque altra problematica inerente il funzionamento della struttura. Segnalazioni possono essere presentate direttamente o attraverso il personale operante, in maniera verbale o scritta. La Direzione è tenuta a dare risposta in tempi ragionevolmente brevi.

COMPETENZE PERSONALE

Poter contare su personale qualificato e sempre in grado di rispondere alle diverse esigenze dell’Ospite è il fiore all’occhiello della Residenza dei Marsi "San Bartolomeo".

Per questo la Direzione della struttura promuove e organizza la formazione continua del personale: infermieri, operatori socio-sanitari, personale addetto alla cucina, alla lavanderia e alla pulizia dei luoghi comuni.
I corsi di orientamento e aggiornamento sono tenuti nella struttura da professionisti dei vari settori nell’arco dell’anno.

LA PRIVACY

Tutto il personale opera nel dovuto rispetto della riservatezza nei colloqui e nelle prestazioni. Tutti i dati che riguardano la persona sono gestiti nel rispetto del Codice sulla Privacy, in base alla normativa specifica.